L’Irlanda vieta a Facebook di inviare i dati personali dei suoi utenti irlandesi negli Usa
È una decisione destinata a destare scalpore (e forse anche a fare scuola) quella della Commissione irlandese per la protezione dei dati che, prima tra i regolatore della privacy dell’Unione Europea ha inviato a Facebook un ordine preliminare per sospendere i trasferimenti di dati negli Stati Uniti sui suoi utenti dell’UE. Si tratta del primo passo significativo che le autorità di regolamentazione dell’UE hanno compiuto per applicare una sentenza di luglio sui trasferimenti di dati della Corte d Giustizia Europea che limita il modo in cui aziende come Facebook possono inviare informazioni personali sugli europei al suolo statunitense, nel timore che i dati degli utenti europei vengano ‘spiati’ e schedati.
Secondo Wall Street Journal, che riporta la notizia in esclusiva, per rispettare l’ordine preliminare irlandese, Facebook dovrebbe riprogettare il suo servizio per isolare la maggior parte dei dati che raccoglie dagli utenti europei, o smettere di servirli del tutto, almeno temporaneamente. Se non riesce a rispettare un ordine, la commissione dati irlandese ha il potere di multare Facebook fino al 4% delle sue entrate annuali.
Nick Clegg, il massimo responsabile delle politiche e delle comunicazioni di Facebook, ha confermato a WSJ che l’autorità di regolamentazione della privacy irlandese ha suggerito, come parte di un’indagine, che Facebook non può più in pratica condurre trasferimenti di dati UE-USA utilizzando il precedente tipo di contratto ampiamente utilizzato.
L’ordine preliminare è una vittoria per gli attivisti per la privacy europei, che hanno sostenuto davanti alle autorità di regolamentazione e in tribunale per la maggior parte di un decennio che i loro dati non dovrebbero essere inviati o conservati negli Stati Uniti perché potrebbero essere consegnati al governo sotto richieste segrete.
Fonte: Business Insider Italia