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Indagine Ipsos: il 46% degli italiani pensa che anche i politici abbiano diritto alla privacy
Un’indagine condotta da Ipsos e commissionata da Readly, ha rivelato che il 46% degli italiani considera sacro il diritto alla privacy anche per i politici, un dato che mette in luce tutta la complessità del rapporto tra vita privata e pubblica nelle istituzioni.
Movimento 5 Stelle, il Garante Privacy ordina all’Associazione Rousseau di consegnare i dati degli iscritti
Il Garante per la protezione dei dati personali ha ordinato all’Associazione Rousseau di consegnare al Movimento 5 Stelle tutti i dati personali degli iscritti al Movimento. Il provvedimento è stato adottato d’urgenza all’esito dell’istruttoria avviata dal Garante dopo la segnalazione presentata dal Movimento 5 Stelle.
Online le preferenze politiche dei cittadini, l’autorità per la protezione dei dati sanziona una società informatica
A seguito di una denuncia da parte della ong noyb, il cui è fondatore è l’attivista Max Schrems, l’Autorità Garante per la protezione dei dati di Malta (Information & Data Protection Commissioner) ha inflitto una sanzione di 65.000 euro alla C-Planet, una società del settore informatico che aveva raccolto illegalmente i dati personali del 98% degli elettori maltesi, comprese le loro preferenze politiche, senza adottare adeguate misure di protezione dei dati. Successivamente la C-Planet non aveva neanche comunicato una violazione dei dati né agli utenti né all’autorità di controllo.
Su Facebook i politici sono responsabili anche dei commenti altrui
I politici devono vigilare sulle proprie pagine Facebook e sono responsabili se permettono la diffusione di commenti di terzi che incitano all'odio o alla violenza. È vero che, in particolare durante una campagna elettorale, va garantita la più ampia libertà di espressione, ma in questa libertà non rientrano i messaggi discriminatori nei confronti di un gruppo, che hanno l'obiettivo di incitare all'odio. È la Corte europea dei diritti dell'uomo a stabilirlo con la sentenza Sanchez contro Francia depositata il 2 settembre che fornisce ai giudici nazionali e agli Stati i criteri per sanzionare chi permette la diffusione di messaggi di odio, anche senza esserne l'autore.
Trovate nel Dark Web le email di 91 parlamentari italiani: indirizzi istituzionali usati anche per siti di incontri
Un’indagine condotta da Proton insieme a Constella Intelligence sull’esposizione di indirizzi e-mail governativi ha scoperto che 91 email di parlamentari italiani sono finite sul dark web perché usate per accedere anche a piattaforme online poco sicure, comprese quelle di siti di incontri.
UE: la presidenza del Consiglio raggiunge accordo con il Parlamento sulla governance dei dati
I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su una nuova normativa volta a promuovere la disponibilità di dati e creare un ambiente affidabile per facilitarne l'uso a fini di ricerca e per la creazione di nuovi servizi e prodotti innovativi. L'atto sulla governance dei dati istituirà solidi meccanismi per facilitare il riutilizzo di determinate categorie di dati protetti detenuti da enti pubblici, far crescere la fiducia nei servizi di intermediazione dei dati e promuovere l'altruismo dei dati in tutta l'UE.
Utilizzare su Facebook espressioni apparentemente offensive nei confronti di un politico non per forza costituisce reato di diffamazione
Secondo la Corte di cassazione (sentenza n. 46496 del 20 novembre) utilizzare su Facebook espressioni apparentemente offensive nei confronti di un’alta carica istituzionale o persino – come nella vicenda – nei confronti di un Ministro non per forza costituisce reato di diffamazione.
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