Visualizza articoli per tag: Immuni
App 'Immuni', via libera del Garante privacy
Il Garante per la protezione dei dati personali ha autorizzato il Ministero della salute ad avviare il trattamento relativo al Sistema di allerta Covid-19 (app “Immuni”). Sulla base della valutazione d’impatto trasmessa dal Ministero, il trattamento di dati personali effettuato nell’ambito del Sistema può essere considerato proporzionato, essendo state previste misure volte a garantire in misura sufficiente il rispetto dei diritti e le libertà degli interessati, che attenuano i rischi che potrebbero derivare da trattamento.
Call center Immuni: via libera dal Garante privacy
Via libera del Garante Privacy al call center "Immuni". L’Autorità ha dato, nei giorni scorsi, parere favorevole allo schema di ordinanza del Commissario straordinario che regola l’organizzazione e il funzionamento del Servizio nazionale di supporto telefonico e telematico alle persone risultate positive al Covid-19, istituito dal decreto legge "Ristori".
Garante Privacy, sì alla nuova funzionalità dell’app Immuni che permette a un positivo al Covid-19 di allertare i propri contatti stretti
Il Garante per la privacy, nell’esprimersi sugli aggiornamenti del Sistema di allerta Covid-19, ha autorizzato il Ministero della salute ad attivare una nuova funzionalità dell’app Immuni che consente a una persona risultata positiva di attivare in autonomia la procedura per allertare i suoi contatti stretti.
L'app 'Immuni' alla prova delle Linee Guida 4-2020 dell'European Data Protection Board
Una tabella per mettere a confronto le cautele/caratteristiche definite per la 'app' “Immuni” dall'art. 6 (“sistema di allerta Covid-19”) del Decreto Legge n. 28 del 30 aprile 2020 con i principali requisiti definiti dall'European Data Protection Board (Comitato europeo per la protezione dei dati) nelle recenti Linee Guida n. 4/2020 (l'adozione è del 21 aprile scorso) sull'uso dei dati di localizzazione e degli strumenti per il tracciamento dei contatti nel contesto dell’emergenza legata al Covid-19.
Una finta email su Immuni prende in ostaggio i pc e chiede un riscatto da 300 euro
Mentre “Immuni” fa il suo esordio sugli store di Apple e Google, una campagna di hacking che prova a sfruttare questo evento investe l’Italia. A renderlo noto è l’Agid-Cert, la struttura del governo che si occupa di cybersicurezza. Non si ha contezza, al momento, di quanti cittadini siano realmente coinvolti e a rischio. Ma la storia è abbastanza emblematica, e necessita di grande attenzione.