La videosorveglianza nella UE con le Linee Guida 3/2019
Come noto agli addetti ai lavori, l’European Data Protection Board (EDPB), nel luglio del 2019 ha pubblicato le Linee Guida n.3/2019 sulla videosorveglianza, successivamente sottoposte a consultazione pubblica conclusasi nel settembre del 2019.
Il trattamento attraverso la videosorveglianza sta ricevendo sempre maggiore interesse da parte degli addetti ai lavori (autorità e professionisti della privacy) in ragione sia della diffusione degli impianti deputati a raccogliere immagini, sia dello sviluppo tecnologico che ha prodotto un esponenziale aumento del numero delle finalità di raccolta dei dati.
Fino a non molto tempo la videosorveglianza era, difatti, deputata solo a registrare accadimenti quali furti, atti vandalici, rapine, etc., oggi, anche grazie all’analisi video, è possibile raccogliere dati per i fini più disparati (marketing, individuazione di ricercati, controllo accessi, prevenzione incendi, etc.)
Alcuni numeri aiutano a comprendere l’impatto in termini di trattamento. Abbiamo circa un milione e quattrocentomila telecamere in Italia, in Inghilterra si arriva a quota 4 milioni. Chi si sposta all’interno di grandi città è costantemente ripreso come fosse un partecipante ad un gigantesco reality show.
Era pertanto inevitabile che l’EBDP, dedicasse apposite linee guida al tema.
Federprivacy ha esaminato il testo sottoposto a consultazione pubblica ed ha redatto la Circolare n.1/2020 seguendo l’indice del provvedimento e affrontando i vari aspetti del trattamento effettuato attraverso la videosorveglianza quali: l’ambito di applicazione, la base giuridica, le particolari categorie dei dati, diritti degli interessati, trasparenza, misure organizzative e DPIA.
Sarà certamente interessante valutare come il nostro Garante recepirà le indicazioni contenute nelle linee guida in commento al momento in cui deciderà di adottare il nuovo provvedimento generale sulla videosorveglianza che andrà a sostituire quello attualmente vigente che risale all’8.04.10.
Ricordiamo che la circolare ha il fine di focalizzare l’attenzione sugli aspetti salienti e di fornire spunti di riflessione. Per tale motivo si raccomanda comunque la lettura integrale delle linee guida.