Informazioni sensibili sull'albo pretorio online del Comune, scatta la multa del Garante Privacy
Come ha evidenziato di recente un rapporto dell'Osservatorio di Federprivacy, il settore che nel 2019 risultava più colpito dalle sanzioni per violazioni della privacy è stato la pubblica amministrazione con il 17% del totale delle multe, e anche quest'anno pare che questa tendenza venga confermata. Un'altra multa del Garante per la privacy ha infatti colpito un comune italiano.
Con l’ordinanza ingiunzione del 15 gennaio 2020 [doc. web n. 9261227], il Garante per la Privacy ha comminato una sanzione per violazione del Gdpr al Comune di Francavilla Fontana per illecita pubblicazione di dati nell’albo pretorio online (fattispecie relativa a pubblicazione di determinazione dirigenziale relativa alla liquidazione delle spese legali per un procedimento giudiziario, ove nella parte motiva risultavano riportati anche dati e informazioni personali del reclamante, con dettagliati riferimenti alle relative infermità per cause di servizio, come l’indicazione che lo stesso aveva "diritto all’equo indennizzo" per un certo importo. Nella stessa determinazione, inoltre, risultavano riportati anche le coordinate IBAN dell’avvocato incaricato dall’Ente).
Anche se a seguito del reclamo dell'interessato e dopo aver ricevuto la richiesta di informazioni da parte dell'Autorità, il Comune si attivava per rimuovere il documento dalla pubblicazione online, giustificando la violazione come un "mero refuso e pubblicata per mero errore materiale, contrariamente alle disposizioni operative impartite allo stesso personale addetto", il Garante irrogava comunque la multa ordinando di pagare la somma di euro 10.000,00 per le violazioni commesse, disponendo anche la pubblicazione del relativo provvedimento sul sito Internet dell'Autorità.