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Martedì, 09 Febbraio 2021 15:22

Allerta privacy nel week end di San Valentino

I maggiori rischi durante il picco di utenti online alla ricerca dell'anima gemella o di scappatelle nella giornata degli innamorati. Tra i principali pericoli gogna online, ‘sextorsion’ e trattamenti illeciti di dati sensibili.

Un'enorme mole di fotografie, registrazioni audio, chat private, ricevute di pagamento per "prestazioni particolari", ed altre informazioni sessualmente esplicite di almeno centomila utenti di varie app di incontri sessuali erano online e potenzialmente accessibili da chiunque. La scoperta è stata fatta dai ricercatori di Vpn Mentor che hanno trovato i dati sensibili in un archivio di 845 gigabyte con quasi 2,5 milioni di record interamente ospitato su un singolo account di Amazon Web Services (AWS), e probabilmente riconducibile ad un unico sviluppatore denominato "Cheng Du New Tech Zone", il quale è menzionato in modo ricorrente nei database rinvenuti sul web dagli esperti di sicurezza informatica.

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Tra le misure che sono state varate nel periodo dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, sono stati previsti anche degli aiuti per le famiglie che si trovano in difficoltà economiche. Come se già non fosse abbastanza umiliante superare il senso di disagio che si può provare rivolgendosi al proprio comune di residenza per chiedere il denaro per procurarsi i generi di prima necessità per sopravvivere alla crisi, il Comune di Gragnano ha aggiunto anche la gogna mediatica per le persone meno abbienti che hanno fatto richiesta dei buoni spesa.

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Attenzione ad alzare troppo il gomito prima di mettervi alla guida, e non solo per il pericolo di incidenti o per evitare che vi ritirino la patente, ma anche perchè le vostre foto potrebbero essere esposte alla gogna mediatica su Facebook.

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Si dovrà ora rassegnare a rispettare la normativa sulla privacy, la cooperativa di pulizie che ogni settimana affiggeva imperterrita nella bacheca aziendale un cartello con le foto dei lavoratori associate a delle “faccine” che rappresentavano i giudizi espressi su di loro e anche le eventuali contestazioni disciplinari adottate nei loro confronti, etichettandoli davanti a colleghi e perfino ad estranei con aggettivi come “assenteista”, “simulatore di malattia”, “scarso servizio”, oppure “licenziato”.

Ancora una violazione di dati sensibili nel web, ma stavolta il bersaglio è un sito per adulti che consente agli utenti registrati di caricare video e immagini pornografiche. E tra i fruitori di contenuti erotici che adesso si stanno preoccupando per la loro privacy ci sono anche migliaia di italiani.

Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3

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