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Call e lezioni online, anche la tutela della privacy va in quarantena
«Ci vediamo in videoconferenza». O ancora: «Ragazzi, domani lezione online». Messaggi che in questi giorni sono diventati popolari. E scatta la corsa per scaricare le applicazioni che consentono di vedersi e sentirsi a distanza,da Google Hangouts a Zoom a Meetings. Per citarne solo alcune. La necessità è dotarsi degli strumenti che ci consentano di lavorare stando a casa e permettano di assicurare agli studenti un minimo di continuità didattica in questi tempi di serrata prolungata delle scuole.
Coronavirus, dal Garante Privacy le prime istruzioni per l’uso nella didattica on line
Nell’intento di fornire a scuole, atenei, studenti e famiglie indicazioni utili a un utilizzo quanto più consapevole e positivo delle nuove tecnologie a fini didattici, il Garante per la privacy ha approvato uno specifico atto di indirizzo che individua le implicazioni più importanti dell’attività formativa a distanza sul diritto alla protezione dei dati personali.
Formazione in materia di privacy, già pubblicati 15 corsi per il 2021
Il 2021 è alle porte e sono già quindici gli eventi formativi pubblicati nell’agenda di Federprivacy. Due le edizioni del Master Privacy Officer e Consulente della Privacy che si svolgeranno a marzo e a maggio del prossimo anno, e poi una serie di corsi tematici per i professionisti della protezione dei dati.
Lezioni online, ecco come vengono veramente trattati i nostri dati personali
Se usiamo piattaforme come Google Hongouts o Zoom per le videoconferenze o per le lezioni con gli studenti, quali dati personali vengono effettivamente registrati? Come spiega Il Sole 24 Ore, questi servizi possono utilizzare per attività di profilazione anche i dati audio e video degli utenti, oltre ai file condivisi dagli utenti. A specificarlo sono le stesse informative privacy, dove si precisa che potranno essere utilizzate tutte le informazioni che l’utente fornisce o crea durante l’utilizzo del servizio.
Tüv Italia: certificazione di Privacy Officer, accesso agli esami solo per i professionisti aggiornati
A seguito dell'introduzione del Gdpr e del Dlgs 101/2018, lo schema della certificazione di Privacy Officer rilasciata da TÜV Italia è stato aggiornato al punto 4.2.2 con la previsione della richiesta al candidato di "dimostrare di aver frequentato, nel biennio antecedente la richiesta di certificazione, un corso di specializzazione con attestazione finale, della durata minima di 48 ore". Questa nuova specifica, assicura quindi che si possano iscrivere all'esame di certificazione solo professionisti che abbiamo curato il loro aggiornamento professionale in linea con le più recenti evoluzioni normative.