Celebrazioni per i 25 anni del Garante a Torino. Ghiglia: 'Umanizzare la tecnica e non macchinizzare l’uomo'
Nello splendido Salone delle Guardie Svizzere a Palazzo Reale, il 4 luglio si è tenuto a Torino il Convegno “La protezione dei dati: da 25 anni la bussola del futuro” organizzato in occasione delle celebrazioni per i 25 anni dell’Autorità Garante.
Dopo i saluti del sindaco di Torino Stefano Lo Russo, del Presidente della Regione Alberto Cirio, e del Viceministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto, il convegno è stato aperto da Agostino Ghiglia componente dell’Autorità Garante e coordinatore del convegno, la cui prolusione si è incentrata sullo sviluppo delle nuove tecnologie e sui conseguenti processi di interazione tra uomo e macchina in cui, inevitabilmente, l’uomo si macchinizza e la macchina si umanizza. Per questo motivo ha poi affermato che l’approvazione del Regolamento generale sull’Intelligenza Artificiale da parte dell’Unione Europea è sempre più urgente. “Come il GDPR – ha continuato Ghiglia - ha avviato la “rivoluzione” globale della protezione dei dati, anche il Regolamento sull'IA dovrà auspicabilmente diventare uno standard globale traendo influenza e ispirazione dal GDPR e fungendo da catalizzatore per un processo di regolamentazione internazionale.”
Nella prima sessione “Le costituzioni del Metaverso: occorrono delle meta leggi?”, il Privacy Policy Director di META, ha coraggiosamente affermato che lo scopo del Metaverso non è quello di identificare e profilare le persone ma di aiutare l’interazione sociale in maniera trasparente e responsabile. A tale proposito ha proposto la formazione di un tavolo di lavoro tra imprese e Autorità al fine di definire una regolamentazione specifica riguardante il Mataverso. La proposta è però stata messa in discussione dal Professor Pizzetti, ex presidente del Garante, ricordando che le imprese, l’Autorità Garante e il legislatore hanno ruoli distinti e che un’eventuale commistione di ruoli parrebbe essere inopportuna.
(Nella foto: Agostino Ghiglia, Componente del Garante per la protezione dei dati personali)
Nella seconda sessione, dedicata ad “AI, Smart City, IoT, Auto connesse: futuro, innovazione, lavoro”, sono intervenuti docenti del Politecnico di Torino e rappresentanti delle imprese. I principali temi trattati sono stati l’applicazione dell’intelligenza artificiale e le auto connesse, ribadendo come la digitalizzazione sia il linguaggio del futuro e costituisca un’opportunità di miglioramento dei servizi, sottolineando l’importanza della formazione, della ricerca e dell’innovazione.
La terza sessione è stata riservata ai Componenti del Collegio dell’Autorità, il presidente, Pasquale Stanzione e la Vice Presidente, Ginevra Cerrina Feroni, che insieme ad Agostino Ghiglia e Guido Scorza hanno parlato delle sfide future in tema privacy. Il Collegio ha mostrato di essere molto compatto nel tutelare la supremazia dell’uomo sulle macchine e sugli algoritmi.
Nella quarta sessione si è trattato il tema molto attuale della cyberwar con il senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir, e la Vicedirettrice Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Dai loro interventi è emerso come al momento l’Italia non sia pronta ad affrontare adeguatamente una cyberwar in quanto i nostri sistemi di difesa informatici non sono sufficienti, e che è urgente la necessità di potenziare i sistemi di cybersecurity nazionale allineandoli agli standard europei.
Nell’ultima sessione del convegno, dal titolo “L'informazione nell'era digitale: vero, falso o virtuale?”, si è sviluppato un dibattito sull’inquinamento delle informazioni nell’era digitale, dove è stato evidenziato il ruolo dei social media nella diffusione di notizie false.
I ringraziamenti e i saluti formulati dal dottor Ghiglia a tutti i relatori e agli intervenuti hanno chiuso una giornata proiettata nel futuro che ha proposto temi di grande impatto sociale sui quali tutti gli addetti ai lavori sono chiamati a riflettere.