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Con le skill privacy aumenta la resilienza digitale della GenZ
Uno degli elementi che caratterizzano maggiormente la Generazione Z è il fatto di essere nati già immersi all’interno dei contesti digitali con una naturale spinta verso l’esplorazione dei confini e delle opportunità che possono derivare dalle nuove tecnologie.
Ecco perché il Data Protection Officer deve essere anche resiliente e assertivo
Come è noto, per essere in grado di adempiere ai compiti che gli sono attribuiti dall’art.39 del Gdpr, il data protection officer deve possedere competenze giuridiche, informatiche, e anche organizzative. Tuttavia, anche in presenza di tutte queste skills, non si può dare affatto per scontato che il professionista designato sia effettivamente idoneo a svolgere il ruolo di Dpo.
Nel mondo iperconnesso le competenze trasversali in materia di protezione dei dati non sono un lusso ma una necessità
Nel mondo iperconnesso e “artificiale” di oggi, i dati sono diventati un bene inestimabile, tanto per le organizzazioni, che intendono sfruttarne il valore, quanto per i policy maker che li hanno messi al centro di praticamente tutte le più recenti normative europee, e le competenze trasversali non sono un lusso ma una necessità.