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Oltre 170 relatori internazionali a Venezia per la conferenza Privacy Symposium, a cui parteciperanno le massime istituzioni della protezione dei dati, e anche Federprivacy come partner ufficiale dell’evento. Intelligenza Artificiale, Blockchain, 5G, Metaverso, e Internet of Things tra i temi al centro del programma della tre giorni. Bernardi: “Possibile vincere le sfide del mondo digitale che ci attendono nei prossimi anni solo conoscendo gli scenari e prevedendone gli sviluppi.”

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Stop al pubblico dipendente «hater»: anche se posta sul suo account social privato, non può ledere l'immagine della pubblica amministrazione. Stop, dunque, al caricamento di testi, immagini e meme o qualsiasi altro contenuto elettronico che violi i doveri deontologici del dipendente della pubblica amministrazione. È questo l'effetto dell'articolo 4 del decreto-legge, approvato dal consiglio dei ministri del 13 aprile 2022, recante ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

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Non abbiamo fatto in tempo a scrollarci dietro le spalle due anni di pandemia da Covid-19, che a peggiorare la situazione è arrivata pure la guerra in Ucraina. Quanto è vero che viviamo in tempi difficili e che la ricerca di una vita serena si fa sempre più complicata, spesso le ripercussioni della situazione generale si avvertono anche nelle attività lavorative, comprese quelle dei data protection officer e degli altri addetti ai lavori che operano nel campo della privacy.

Gli incroci di dati ai fini della lotta all'evasione passano attraverso la pseudonimizzazione. È attraverso questa procedura che l'amministrazione finanziaria può effettuare le attività di elaborazione e di analisi del rischio tutelando, al tempo stesso, la riservatezza dei contribuenti interessati. Nelle attività di contrasto all'evasione fiscale, che costituiscono uno dei capisaldi del PNRR, non potrà essere utilizzata invece la procedura di anonimizzazione dei dati perché non permetterebbe di individuare i contribuenti nei cui confronti avviare le attività di controllo e di stimolo dell'adempimento spontaneo.

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L'attuazione del PNRR passa anche attraverso una maggiore formazione e consapevolezza riguardo ai temi della protezione dei dati personali nella pubblica Amministrazione e, in generale, riguardo all'ambito della tecnologia, della cybersecurity, nonché delle competenze manageriali.

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Nei giorni scorsi il Ministro Colao ha dedicato un lungo intervento in Conferenza Unificata a illustrare il progetto governativo di attuazione del PNRR nel quadro dell’amministrazione locale e, più in generale, della Pubblica Amministrazione. Lo stesso ha fatto il Ministro Brunetta in una Conferenza stampa tenuta a Bruxelles il 28 marzo a seguito del suo incontro col Vicepresidente della Commissione Dombrovskis, nella quale, oltre a dare conto dello stato di attuazione del PNRR da parte dell’Italia, ha sviluppato anche il profilo legato alla evoluzione dell’amministrazione pubblica digitale italiana, mettendo giustamente in luce lo stretto rapporto che sussiste fra gli obiettivi italiani e quelli europei in materia di evoluzione della società digitale.

Il fenomeno della trasformazione digitale è un processo che coinvolge aspetti materiali ed organizzativi del mondo delle aziende: Machine Learning, Cloud Technology, Internet of Things, Artificial Intelligence, Big Data diventano i termini protagonisti di un nuovo vocabolario, di un nuovo modello di business, di un nuovo approccio al lavoro. La trasformazione all'interno delle aziende riflette il profondo mutamento del sistema di interazione e connessione tra le persone fisiche, c.d. smart system, un sistema fluido in cui, nelle abitudini di vita e di consumo, sfumano sempre più i confini tra fisico e virtuale.

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L’ampia analisi condotta da Federprivacy sui rapporti tra i siti web e la tutela dei diritti privacy nel mondo digitale merita di essere considerata con la massima attenzione. Essa è tutta incentrata sulle misure adottate da un corposo e molto articolato insieme di siti web in ordine al dovere dei titolari di trattamenti di dati personali di assicurare agli interessati una adeguata informativa privacy, completa di tutti i riferimenti normativi. Una informativa che, sia nel quadro del GDPR che degli altri documenti e Regolamenti della UE, deve essere facilmente accessibile e comprensibile da tutti i destinatari, e cioè almeno da parte di tutti gli interessati.

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Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3

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