Visualizza articoli per tag: pedopornografia
Apple scansionerà il tuo iPhone per tutelare i minori. Ma scatta l'allarme sulla privacy
La nuova mossa di Apple contro la pedopornografia è destinata a far discutere. Fermo restando il sostegno alla lotta contro gli abusi sui minori, i mezzi scelti dall'azienda di Cupertino hanno lasciato aperto più di un interrogativo sul fronte della privacy. Secondo quanto riferito da alcune fonti statunitensi, Apple starebbe per introdurre un sistema di scansione automatico dei dispositiv come iPhone e iPad, per la ricerca di immagini di abusi su minori. A preoccupare come sempre sono i possibili abusi a danno della privacy degli utenti, ai quali non sarà chiesta alcuna autorizzazione per procedere ai controlli.
La lotta alla pedopornografia dell'Ue mette a rischio la privacy?
Gli attivisti per la privacy lanciano l'allarme sui piani della Commissione europea per reprimere gli abusi online sui minori, avvertendo che ciò porterebbe a una "sorveglianza di massa" nei paesi dell'Unione europea. La nuova strategia europea per un'internet migliore per i ragazzi dell'esecutivo europeo chiede di rafforzare le garanzie per proteggere i bambini dai contenuti dannosi online.
Pedopornografia, non è in sé la navigazione online a determinare il reato ma la materiale disponibilità dei file anche per un tempo limitato
Il mantenimento di diversi files, che ritraggono minori in versione esplicitamente sessuale, accessibili dall'interno di un proprio account creato su un sito internet costituisce detenzione di materiale pedopornografico ai sensi dell'articolo 600 quater del Codice penale.
Sexting: chiede selfie hot alla fidanzatina, scatta il reato di pedopornografia
Scatta il reato di pornografia minorile per chi induce con minacce l’ex fidanzata minorenne a farsi selfie erotici per poi inviarli ad un amico su Facebook. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 39039 depositata lo scorso 28 agosto che stringe le maglie sul cosiddetto sexting, condannando il responsabile a tre anni di reclusione e al pagamento di 18mila euro di multa.