I droni sono i nuovi "smartphone volanti": il servizio di Federprivacy al Dronitaly
Con il GDPR, tutti gli strumenti che comportano il trattamento dei dati personali dovranno rispettare le prescrizioni contenute nel testo del nuovo Regolamento UE 2016/679. Trai dispositivi che presentano particolari criticità, ci sono senza dubbio i droni, e per questo Federprivacy lo scorso 24 marzo ha partecipato a Dronitaly.
Il 25 maggio 2018 il nuovo Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali diverrà pienamente applicabile, prendendo il posto del Codice Privacy (D.lgs. 196/2003), attualmente in vigore. Questa nuova normativa, seppur in continuità con la precedente, comporterà dei nuovi adempimenti sul fronte del trattamento dei dati personali.
Alla luce della nuova cornice privacy europea, tutte le attività e tutti gli strumenti che comportano il trattamento dei dati personali dovranno rispettare le prescrizioni contenute nel testo del Regolamento. Nel novero dei dispositivi che trattano dati personali fanno parte, senza dubbio, i droni.
Tra gli elementi di novità del General Data Protection Regulation (GDPR) che impatteranno maggiormente sul comparto dei droni spiccano il Data Protection Impact Assessment (DPIA) e i concetti di privacy by design e privacy by default.
Sono quindi in arrivo importanti cambiamenti che impattano sull'utilizzo dei droni sia per finalità domestiche che professionali, e tutti gli operatori che lavorano all’interno di questa filiera dovranno pertanto prestare molta attenzione al rispetto delle nuove regole per non rischiare sanzioni che potranno arrivare fino al 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo dei trasgressori.