Cosa è una 'backdoor'?
Una backdoor (Letteralmente Porta di servizio) è un programma con particolari caratteristiche che permette di accedere ad un dispositivo in remoto con privilegi di amministratore, senza che nessun altro utente se ne accorga.
Una backdoor (Letteralmente Porta di servizio) è un programma con particolari caratteristiche che permette di accedere ad un dispositivo in remoto con privilegi di amministratore, senza che nessun altro utente se ne accorga.
Dall'inglese, “odorare”, in informatica e nelle telecomunicazioni lo “sniffing” consiste in attività di intercettazione dei dati che vengono trasmessi su una rete attraverso l'utilizzo di software che vengono detti sniffer. Uno sniffer non è necessariamente dannoso. Si tratta infatti di un software comunemente utilizzato per monitorare e analizzare il traffico di rete, al fine di rilevare problemi e mantenere il sistema efficiente.
Lo smishing è una forma di phishing in cui un hacker utilizza un messaggio di testo convincente per indurre il destinatario a cliccare su un link e mandare al cybercriminale delle informazioni private o a scaricare programmi dannosi sul proprio smartphone.
Il ransomware è un programma informatico dannoso che infetta un dispositivo (PC, tablet, smartphone, smart TV), bloccando l’accesso ai contenuti (foto, video, file) e chiedendo un riscatto (in inglese, ransom) per «liberarli». La richiesta di pagamento con le relative istruzioni è presentata in una finestra che appare automaticamente sullo schermo del dispositivo infettato.
L'insider Threat è una minaccia dannosa per un’organizzazione che proviene da persone interne, come dipendenti, ex dipendenti, appaltatori o soci in affari, che dispongono di informazioni interne relative alle pratiche di sicurezza dell’organizzazione, ai dati e ai sistemi informatici. La minaccia può comportare la frode, il furto di informazioni riservate o di valore commerciale, il furto di proprietà intellettuale o il sabotaggio di sistemi informatici.
Complice l'ampia disponibilità di strumenti e dispositivi acquisibili a buon mercato, nelle relazioni sociali si è diffusa la prassi di registrare (per lo più all'insaputa del o degli interlocutori di turno) le conversazioni, anche telefoniche e in videoconferenza. Siccome la presunzione (sovente) implicita in certe condotte - espressioni di propositi non sempre o necessariamente apprezzabili - è che esse siano corrette, domandiamoci che cosa sia effettivamente consentito fare e non fare con riferimento alla normativa in materia di protezione dei dati personali (esulando dalla presente trattazione la eventuale rilevanza delle stesse rispetto ad altri profili giuridici, a cominciare da quello penale).