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ARGOMENTO:

Protocollo misure contrasto COV-19 Luoghi lavoro 4 Anni 7 Mesi fa #921

  • Iolanda Patrizia Pino
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Mi permetto di riaprire la discussione poichè mi trovo alle prese con un cliente che ha pensato di optare alla misurazione della febbre dei dipendenti con un'autocertificazione che dovrà essere compilata tutte le volte in cui il dipendente si presenta sul posto di lavoro. Il datore di lavoro si riserva la possibilità di verificare la veridicità dell'autocertificazione quindi di procedere alla misurazione della febbre. Ritengo a mio sommesso parere che sia necessaria comunque un'informativa e una valutazione dei rischi sia per l'ipotesi in cui il datore di lavoro proceda alla misurazione della febbre sia per la dichiarazione rilasciata volontariamente dal lavoratore nella quale, dichiara comunque di "non essere positivo al Covid 19" e " di non avere una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi". Chiedo cortesemente la vostra opinione. Grazie

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Ultima Modifica: da Iolanda Patrizia Pino.

Protocollo misure contrasto COV-19 Luoghi lavoro 4 Anni 7 Mesi fa #912

Come stiamo osservando, l’emergenza Covid-19 può comportare una temporanea compressione di alcuni diritti fondamentali come quello alla privacy e alla protezione dei dati personali, e per questo disposizioni governative possono prevedere trattamenti di informazioni che riguardano la salute delle persone o altri dati sensbili nei casi in cui "l'elaborazione è necessaria per motivi di sostanziale interesse pubblico, sulla base del diritto dell'Unione o degli Stati membri, che devono essere proporzionati all'obiettivo perseguito". Le maggiori preoccupazioni sono rappresentate dal fatto che, anche quando certi trattamenti sono legittimati da una base giuridica stabilità dallo Stato per cui non è necessario chiedere il consenso all'interessato, restano comunque ferme tutte le altre norme del Gdpr che devono essere rispettate, mentre il rischio è di vedere invece un "arrembaggio" all'uso massivo di dati personali senza che aziende ed enti si curino delle prescrizioni di legge relative a trasparenza, informativa agli interessati, misure di sicurezza, valutazioni d'impattto, etc. Inoltre, anche se le autorità europee hanno espesso le loro posizioni in modo rigido, preoccupa il fatto che dovrebbe effettivamente vedersi un graduale ritorno alla normalità che rischia però di essere compromesso dagli eventi, e in futuro potrebbero essere perciò messi in discussione diritti che sono stati finora pilastri degli ordinamenti europei, come apppunto quello alla privacy. In tutto ciò, il mio personale auspicio è che tali eccezioni rimangono provvedimenti temporanei e che non si giunga a un punto di non ritorno, perchè altrimenti ci troveremmo a vivere in una società sorvegliata che supererebbe ogni precedente immaginazione. Staremo a vedere...

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Protocollo misure contrasto COV-19 Luoghi lavoro 4 Anni 7 Mesi fa #909

  • Maurizio Sabattini
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Adesso arriva anche la dichiarazione del vice ministro Sileri.....termoscanner automatici .......quindi ...si allarga il perimetro....si concedono rilevazioni automatici dei volti?

Maurizio Sabattini ha scritto: Alcune aziende sono alla ricerca di propotti per dipendenti/clienti come quelli che allego in foto. Sono prodotti che all’entrata dell’azienda rilevano febbre e volto per vedere se la persona indossa la mascherina.
In tempi come quelli di oggi Covid-19 potrebbero essere installati questi dispostivi? (pur sapendo cosa significa trattamento facciale....) nei negozi o supermercati ovviamente dietro una Valutazione d'impatto e ove ci sia registrazione di nessun dato sulla persona , magari semplicemente un cancelletto che si apre oppure no.
Allo stesso modo mi verrebbe pero' da dire Il prodotto non registra nulla , semplicemente semaforo rosso non puoi entrare... ma poi la telecamera installata per motivi si sicurezza riprende questa scena ?
..Di conseguenza ho dei dubbi, un conto è pensarla nella situazione d’emergenza, ma tornando alla “normalità”, sarebbe a mio avviso difficile fare un bilanciamento che propenda per la liceità dell’installazione di tali strumenti in negozi e supermercati.
grazie

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Ultima Modifica: da Maurizio Sabattini.

Protocollo misure contrasto COV-19 Luoghi lavoro 4 Anni 7 Mesi fa #908

  • Maurizio Sabattini
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Alcune aziende sono alla ricerca di propotti per dipendenti/clienti come quelli che allego in foto. Sono prodotti che all’entrata dell’azienda rilevano febbre e volto per vedere se la persona indossa la mascherina.
In tempi come quelli di oggi Covid-19 potrebbero essere installati questi dispostivi? (pur sapendo cosa significa trattamento facciale....) nei negozi o supermercati ovviamente dietro una Valutazione d'impatto e ove ci sia registrazione di nessun dato sulla persona , magari semplicemente un cancelletto che si apre oppure no.
Allo stesso modo mi verrebbe pero' da dire Il prodotto non registra nulla , semplicemente semaforo rosso non puoi entrare... ma poi la telecamera installata per motivi si sicurezza riprende questa scena ?
..Di conseguenza ho dei dubbi, un conto è pensarla nella situazione d’emergenza, ma tornando alla “normalità”, sarebbe a mio avviso difficile fare un bilanciamento che propenda per la liceità dell’installazione di tali strumenti in negozi e supermercati.
grazie
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Protocollo misure contrasto COV-19 Luoghi lavoro 4 Anni 8 Mesi fa #874

  • Lorenzo Baldanello
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riapro questa discussione per condividere una problematica. Molte aziende stanno estendendo la misurazione della febbre ai fornitori (in particolar modo dipendenti di ditte in appalto). La circolare parla genericamente di personale ma al punto 3 afferma che "Va ridotto, per quanto possibile, l’accesso ai visitatori; qualora fosse necessario l’ingresso di visitatori esterni (impresa di pulizie, manutenzione…), gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole aziendali, ivi comprese quelle per l’accesso ai locali aziendali di cui al precedente paragrafo 2 ". Da qui si evince che la misurazione sarebbe lecita ma vanno identificati bene i soggetti il cui accesso sia necessario. Cosa ne pensate? Grazie

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Protocollo misure contrasto COV-19 Luoghi lavoro 4 Anni 9 Mesi fa #869

  • Lorenzo Baldanello
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Personalmente io esporrei una informativa specifica prima della misurazione della febbre ponendo come base giuridica quella indicata dal Dott. Paolo Marino. Ciò si evince anche dalla nota 1 del punto 2 lett a del protocollo. Poi, come già detto, attuerei dei comportamenti schematizzati in procedure che tutelino la riservatezza del lavoratore. Questo e'essenziale per evitare divulgazione di dati a terzi.
Un ultimo spunto di riflessione Co diviso anche coli colleghi consulenti del lavoro. Se e'vero come da un lato il protocollo non appare precettivo (utilizzando al parola “potrà”) dall’altro lato l'art. 2087 c.c. impone al datore di lavoro di “tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”. Ancora la legge sulla sicurezza del lavoro impone al datore di lavoro l’obbligo di tutela dimostrando in caso di necessità, di avere fatto tutto il possibile per evitare il danno, ovvero di avere adottato tutte le cautele necessarie per impedire il verificarsi del danno medesimo.

La mancata protezione del lavoratore pone il datore di lavoro ad un rischio di contenziosi civili ma anche di provvedimenti penali (per lesioni colpose ad esempio).

Posto quindi che il protocollo suggerisce la misurazione, la mancanza effettuazione della stessa potrebbe essere fonte di problematiche per l’azienda nel dimostrare di avere fatto il possibile per tutelare il lavoratore.

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