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Mancanza di trasparenza da parte di Netflix, multa milionaria per violazione del GDPR al gigante dello streaming

Dopo quasi cinque anni senza capire cosa ci facesse realmente Netflix con i dati personali degli utenti, arriva ora la stangata al gigante dello streaming per violazione del GDPR per mancanza di trasparenza.

L’unica cosa risaputa, è sempre stata che Netflix raccoglie vari tipi di dati personali dei clienti, che vanno dagli indirizzi email, ai numeri di telefono e dettagli di pagamento, e soprattutto memorizza tutto ciò che gli utenti guardano sulla piattaforma, ma capire poi come usasse poi quei dati e con chi li condividesse non è mai stato semplice.

E proprio per non aver informato correttamente gli utenti sull'utilizzo dei loro dati tra il 2018 e il 2020, Netflix è stato infatti multato per 4,75 milioni di euro dal Garante della privacy olandese (Autoriteit Persoonsgegevens).

Secondo Bloomberg, l'inchiesta partita dai Paesi Bassi dimostra che “Netflix non ha informato i clienti in modo sufficientemente chiaro nella sua informativa sulla privacy riguardo a come ha gestito i loro dati. E neanche i clienti hanno ricevuto informazioni sufficienti in merito a quali dati l’azienda raccogliesse su di loro” - ha sottolineato il regolatore olandese - “Si tratta chiaramente di violazioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati”.

Tutto era partito nel 2019, quando l’organizzazione non profit noyb aveva presentato una serie di reclami a varie aziende dell’entertainment, tra cui Netflix, esercitando il diritto di accesso ai sensi dell'articolo 15 del GDPR per chiedere quali dati fossero effettivamente raccolti e come venivano utilizzati, senza però ottenere spiegazioni soddisfacenti.

Stefano Rossetti, avvocato per la protezione dei dati di noyb, afferma: “Siamo soddisfatti della decisione dell’autorità olandese di emettere una multa contro Netflix. Tuttavia, ci sono voluti quasi cinque anni per ottenerlo, e in un caso molto semplice”.

“Un’azienda come Netflix, con un fatturato di miliardi di euro e milioni di clienti in tutto il mondo deve spiegare correttamente ai propri clienti come gestisce i loro dati personali”, ha dichiarato il presidente olandese del garante olandese Aleid Wolfsen nel comunicato che l’autorità ha diffuso per rendere noto il provvedimento - “L’operato di Netflix deve essere cristallino, soprattutto se il cliente chiede informazioni a tal proposito, ma non è stato così”.

Ma anche se nel frattempo Netflix avrebbe fatto passi avanti nel rispetto della normativa europea sulla protezione dei dati personali, migliorando la propria privacy policy, non è noto se abbia già pagato la multa, ma a quanto pare però avrebbe già contestato la multa, per cui il caso non è chiuso, e sarà necessario attendere i prossimi sviluppi.

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