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Hacker di 18 anni clona sito di concerti di Vasco Rossi incassando 16.000 euro nella vendita di biglietti falsi: come evitare di essere truffati

Un ragazzo di 18 anni è stato denunciato dai carabinieri per il reato di truffa in concorso. Il giovane hacker, secondo le ricostruzioni dell’arma, avrebbe infatti realizzato un sito web truffaldino dove si vendevano biglietti falsi per i concerti di Vasco Rossi.

Come riferiscono i militari, si trattava di un vero e proprio clone del sito originale autorizzato per la vendita online dei biglietti relativi al tour del noto cantante in programmazione per la prossima estate.

L’indagine dei carabinieri era partita a seguito della segnalazione da parte di svariati utenti che, dopo aver ordinato e pagato i biglietti per il tour, avevano capito di essere stati raggirati.

Come riferisce il Resto del Carlino, l’illecito profitto stimato dai carabinieri si aggira attorno ai 16mila euro: “Contrariamente al sito ufficiale, nel quale il pagamento avviene tramite le piattaforme on line, in questo sito clonato, che a primo impatto visivo appariva uguale a quello vero, il pagamento era richiesto obbligatoriamente tramite bonifico bancario istantaneo fatto su un conto corrente” scrivono i carabinieri in una nota. “Tale escamotage era stato architettato al fine di ingannare i tanti fans che, ritenendolo un sito serio e ufficiale, hanno proceduto ad effettuare tali bonifici per l’acquisto dei biglietti a prezzi concorrenziali, senza mai ricevere realmente il biglietto”.

L’organizzazione ufficiale del tour è parte lesa e ovviamente del tutto estranea alla vicenda. I militari del Comando Provinciale di Bologna invitano tutti coloro che hanno acquistato, tramite bonifico bancario istantaneo, biglietti per le date del tour 2025 di Vasco Rossi, a rivolgersi alla caserma dei carabinieri più vicina per presentare denuncia o anche solo per ricevere un consiglio, suggerendo altresì di acquistare i biglietti solo attraverso piattaforme ufficiali.

Anche se non è noto se il giovane autore della truffa in questione sia un professionista del cybercrime o un semplice smanettone senza scrupoli che pensava di farla franca, la vicenda ci ricorda comunque che i siti cloni sono una delle armi preferite dai malintenzionati.

Creando siti che sono riproduzioni identiche di quelli web ufficiali, riescono a trarre in inganno l’utente, che è convinto sul sito originale e per questo fornisce i propri dati personali ed effettua pagamenti per servizi o prodotti che però non riceverà mai.

Per evitare di cadere vittima di truffe del genere, è consigliato prendersi il tempo per fare le dovute verifiche prima di fornire i propri dati o fare pagamenti, mostrando sempre molta cautela controllando l’URL del sito web, sapendo che i siti fake hanno spesso indirizzi molto simili a quelli originali, con piccole variazioni difficili da notare a prima vista.

Controllando inoltre la presenza del lucchetto accanto all’url si può verificare che il sito utilizzi una connessione sicura (https), e anche se tale dettaglio non è in sé una garanzia che si tratti del sito originale, è comunque un indicatore di maggiore sicurezza, e se il sito possiede un certificato si può anche accertare che la società a cui è stato rilasciato sia effettivamente quello autorizzata a vendere biglietti o altri servizi che propone agli utenti.

Inoltre, è importante usare sempre efficaci software di protezione antivirus e antiphishing e mantenerle aggiornate.

Evitare poi di cliccare su link sospetti, e prestare attenzione che le modalità indicate per i pagamenti siano corrispondenti a quelle utilizzate di norma dalla società ufficialmente autorizzata per la vendita dei biglietti.

La minaccia del phishing e dei siti cloni è in costante crescita, ma conoscendo le tecniche usate dai cybercriminali e adottando comportamenti prudenti online, è possibile ridurre significativamente il rischio di cadere in queste trappole.

Note Autore

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