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Privacy, disciplina non sempre uguale nell'area UE con il GDPR

Con Regolamento UE 2016/679, Stati membri liberi di mantenere o introdurre norme nazionali per specificare ulteriormente l'applicazione del GDPR. Bernardi: "Per evitare sanzioni e risarcimenti, consulenti e data protection officer dovranno studiare bene i casi da affrontare, tenendosi costantemente aggiornati sia sulla giurisprudenza comunitaria che su quella nazionale. Disciplina non sempre omogenea nell'area UE". Guida alla Privacy per associati e iscritti al sito di Federprivacy con consultazione gratuita della banca dati online di Wolters Kluwer, accessibile dall'area riservata.

Milano, 7 luglio 2017- Cammineranno su un campo minato professionisti e manager d'azienda che dovranno dare supporto ad aziende e pubbliche amministrazioni in materia di privacy per non esporsi a rischi di risarcimenti e multe, che dal 25 maggio 2018 potranno arrivare fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo dei contravventori.

E anche se con il nuovo Regolamento UE 2016/679 avremo un unico ombrello normativo in tutti gli Stati membri, non sarà affatto facile districarsi in una materia interdisciplinare che deve tenere conto dei provvedimenti dell'autorità di controllo e delle pronunce sia a livello comunitario che a livello nazionale, con la necessità per i professionisti di farsi sempre un quadro completo degli impatti sui trattamenti di dati personali, come spiega Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy:

"Oltre ad avere un'approfondita conoscenza della normativa, per evitare sanzioni e rischi di risarcimenti, consulenti e data protection officer dovranno studiare bene i casi da affrontare, tenendosi costantemente aggiornati sia sulla giurisprudenza comunitaria che su quella nazionale, perchè il nuovo testo lascia liberi gli Stati membri di mantenere o introdurre norme nazionali al fine di specificare ulteriormente l'applicazione delle norme contenute nel Regolamento UE 2016/679, previsione che porterà ad avere una disciplina non sempre omogenea all'interno dell'area UE - osserva Bernardi - Da parte nostra, nell'ottica di fornire un servizio sempre migliore ai nostri associati, abbiamo deciso di mettere a loro disposizione la consultazione gratuita della Guida alla Privacy di Wolters Kluwer, banca dati online che ci garantisce un servizio affidabile e puntualmente aggiornato."

Occorre quindi un'elevata preparazione per affrontare le gravose responsabilità che ricadono su coloro che hanno il compito di orientare il management aziendale a fare le scelte giuste e gestire correttamente le criticità che tipicamente emergono quando si trattano i dati personali degli interessati, e per questo l'art.37 del Regolamento prescrive che il data protection officer debba essere "designato in funzione delle qualità professionali, in particolare della conoscenza specialistica della normativa e delle prassi in materia di protezione dei dati".

Da oggi, i professionisti hanno comunque un valido aiuto in più con la "Guida alla Privacy",che raccoglie linee guida, legislazione, provvedimenti, giurisprudenza, prassi, modulistica, casistiche, sanzioni, ed altra documentazione utile ad applicare correttamente la normativa sulla protezione dei dati personali.

La banca dati online di Wolters Kluwer è già operativa e fruibile per tutti i professionisti associati a Federprivacy, che possono accedervi con un semplice click dopo aver effettuato il login all'area riservata nel sito dell'Associazione. Opportunità di accedere alla banca dati è concessa anche agli oltre 6.000 utenti registrati sul sito www.federprivacy.it, i quali potranno testare gratuitamente il servizio senza limiti o restrizioni fino al 30 settembre 2017.

Comunicato Stampa Federprivacy del 7 luglio 2017

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