ARGOMENTO:

Gli elementi forniti nel quesito di per sé non sono sufficienti a qualificare la fattispecie in modo da stabilire se il trattamento dei dati dei pazienti sia gestito dai professionisti in regime di contitolarità o da ciascuno di essi come autonomo titolare oppure ancora se la titolarità debba ricondursi alla associazione professionale.
Occorrerà analizzare l'impostazione delle attività di trattamento all'interno dello studio associato e così pervenire - seguendo i canoni di legge e consultando le Linee Guida EDPB 07/2020 – alla definizione dell'assetto decisionale prescelto.
Decisamente non pertinente appare invece l'ipotesi che il singolo professionista tratti i dati “per conto di” (art. 28). Ciò essenzialmente per il fatto che tutti gli associati dovrebbero/debbono ritenersi soggetti interni al perimetro organizzativo dello studio associato. Venendo così meno una delle condizioni essenziali per la nomina ai sensi dell'art. 28: la distinzione del soggetto rispetto al titolare del trattamento.

Buongiorno,
il caso in cui in uno studio associato fra professionisti in ambito della salute mentale che hanno propria partita iva, ritenete più opportuno identificare tali come contitolari o Responsabili?
si consideri che fra le socie dello studio è stata identificato un Legale Rappresentate dello studio