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Con il 41,8% delle app di giochi i dati dei bambini finiscono in nazioni che non tutelano la privacy
Rivela un fenomeno preoccupante una ricerca dell’Osservatorio di Federprivacy che ha esaminato 500 app rivolte ai giovanissimi che hanno registrato milioni di download sul Playstore di Google:
Hacker rubano credenziali di 23 milioni di utenti di un popolare gioco online per bambini
Gli hacker hanno violato nomi utente e password di quasi 23 milioni di utenti di Webkinz World, uno dei giochi online per bambini di maggior successo degli ultimi anni che è gestito dalla società canadese di giocattoli Ganz. A darne notizia sono gli esperti del sito di tecnologie informatiche ZDNet. Nel sito web del gioco, che è associato ad una linea di peluche Ganz fin dal 2005, gli utenti possono iscriversi inserendo un codice riportato nel peluche da loro acquistato e giocare gestendo una versione virtuale del loro giocattolo sotto forma di un animale domestico.
Roblox: la privacy non è un gioco da ragazzi
Uno degli effetti della pandemia e dei successivi lockdown nazionali è stato certamente quello di aver aumentato in maniera esponenziale le ore che i minori passano davanti allo schermo. Di conseguenza, era inevitabile che ciò si riflettesse in maniera positiva sul mercato videoludico. A questo aumento ha certamente contribuito Roblox, il quale, più che un videogioco, è una piattaforma online per videogiochi. Infatti, tramite l’editor di Roblox, chiunque può creare un videogioco con le più svariate tematiche e meccaniche. Gli unici punti in comune sono la grafica, la quale ricorda vagamente i Lego, ed il fatto di poter monetizzare il gioco.