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Diritto all’oblio: condannato e poi assolto, ha diritto al risarcimento se la notizia sul giornale non viene aggiornata

Diritto all’oblio: condannato e poi assolto, ha diritto al risarcimento se la notizia sul giornale non viene aggiornata

Danni risarcibili a chi, finito sul giornale perché condannato e poi assolto, non si sia visto aggiornare la notizia. Il diritto all’oblio, infatti, può essere compresso a favore del diritto di cronaca solo in alcune situazioni, tra cui l’interesse pubblico e attuale alla diffusione del fatto. Lo scrive la Corte di cassazione con l’ordinanza 3013 del 1° febbraio 2024.

Facebook non risponde delle inserzioni illecite se il controllo è automatizzato

Facebook non risponde delle inserzioni illecite se il controllo è automatizzato

Il provider che non è a conoscenza dell’attività illecita che avviene tramite i propri servizi non ne è responsabile. Il Tar Lazio, sez. IV, sentenza n. 1393/2024 ha accolto il ricorso di Facebook (Meta Platforms Ireland Ltd) annullando la delibera dell’Agcom n. 422/22/Cons del 14 dicembre 2022 che l’aveva sanzionata con una “multa” di 750mila euro.

Commette reato la madre che ascolta e registra le telefonate del figlio minore mentre parla con il padre separato

Commette reato la madre che ascolta e registra le telefonate del figlio minore mentre parla con il padre separato

L’ascolto e la registrazione da parte della madre di conversazioni telefoniche in vivavoce tra il figlio minore e il padre separato è reato, che è però scriminato dall’esercizio legittimo del potere che discende al genitore dal diritto/dovere di vigilanza sulla prole.

Trasparenza della Pubblica Amministrazione: concorsi e rispetto della privacy per le persone disabili

Trasparenza della Pubblica Amministrazione: concorsi e rispetto della privacy per le persone disabili

Sui portali delle pubbliche amministrazioni nella sezione dedicata alla trasparenza/bandi di concorso non dovrebbero comparire nelle graduatorie dati che facciano riferimento alla disabilità da cui si possa inferire l’identità delle persone interessate.

Se la ripresa in un video è casuale non viene leso il diritto all’immagine del minore

Se la ripresa in un video è casuale non viene leso il diritto all’immagine del minore

Non lede il diritto all’immagine di un minore d’età la diffusione di un filmato che riguarda un evento di interesse pubblico se il ragazzo è stato ripreso in modo casuale, senza alcun intento di renderlo riconoscibile o identificabile. Lo ha affermato la Cassazione con l’ordinanza 2978 del 1° febbraio 2024.

Autovelox, le multe del Codice della Strada per eccesso di velocità devono rispettare la privacy

Autovelox, le multe del Codice della Strada per eccesso di velocità devono rispettare la privacy

L'automobilista che incorre nei rigori dell'autovelox potrà accedere alle immagini nel rispetto dei diritti degli altri utenti richiedendo all'organo di polizia informazioni sul corretto trattamento dei suoi dati personali.

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