NEWS

Cina, riconoscimento facciale obbligatorio per stipulare un contratto di telefonia mobile

Per aprire un contratto di telefono mobile da oggi in Cina non basta più presentare la propria carta d’identità, è obbligatorio anche sottoporsi al riconoscimento facciale, fornendo alle aziende di telefonia la scansione del proprio viso. Il ministero dell’industria e tecnologia ha spiegato in una nota che gli operatori telecom debbono utilizzare programmi di intelligenza artificiale per verificare l’identità dei nuovi utenti. In Cina lo smartphone è la porta d’accesso a Internet.

Novecento milioni di cittadini navigano sul web attraverso il telefonino, per ogni attività quotidiana, dai pagamenti all’acquisto di biglietti di aereo e treno. E l’obbligo di riconoscimento facciale, dicono le autorità, serve a ridurre il rischio di abusi e truffe ai danni degli utenti. Continua la nota: «Incrementeremo la supervisione e l’ispezione per promuovere un sano e ordinato sviluppo di Internet, proteggere la sicurezza dello Stato e l’interesse del pubblico».

Gli ultimi dati propagandati da Pechino sostengono che il sistema di riconoscimento facciale (videosorveglianza accoppiata a intelligenza artificiale) è così perfezionato che ora si identifica il 98,1 per cento dei volti in 8 decimi di secondo. La stampa ha citato decine e decine di arresti, con i ricercati scoperti dalle telecamere a circuito chiuso durante concerti, partite di calcio, negli aeroporti e in piazza.

Le aziende hi-tech cinesi nel settore sono le più avanzate al mondo e propongono anche servizi spettacolari, come nelle lounge Vip del nuovo aeroporto di Pechino dove hostess dotate di occhiali a realtà aumentata riconoscono i passeggeri («schedati» in precedenza) e li informano sul loro volo. Ma il riconoscimento facciale per avere il numero di telefono non è una questione di comodità. Si controlla chi accede al web e ai social network. L’innovazione ha aperto un dibattito: «È il progresso», «No, è troppo», «Di che cosa ha paura il governo?» si leggeva ieri sui microblog.

Fonte: Il Corriere della Sera

Note Autore

FederPrivacy FederPrivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali, iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Prev Usa, proposta di un Gdpr a stelle e strisce
Next Germania, multa di 9,55 milioni di euro a call center tedesco per mancata protezione dati

10 Consigli per prenotare online le vacanze senza brutte sorprese

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy