La pandemia non ferma il furto di dati personali sul web. L’Italia è al 6° posto assoluto tra i Paesi maggiormente colpiti. Secondo i dati emersi dalla prima edizione dell’Osservatorio Cyber realizzato da Crif, rispetto al primo semestre del 2019, i primi sei mesi del 2020 hanno fatto registrare un aumento del +26,6% degli utenti che hanno ricevuto un avviso di un attacco informatico ai danni dei loro dati personali. Le fasce di età maggiormente colpite dai furti di dati personali sono quelle tra 31 a 40 anni e tra 41 a 50 anni, con una quota di utenti allertati per fascia pari rispettivamente al 35,7% e al 33,5%, seguite da quella da 51 a 60 anni, con una quota del 30,2%.