Il Garante europeo per la protezione dei dati presenta la propria relazione annuale
Il Garante europeo della protezione dei dati (European Data Protection Supervisor) ha presentato la relazione delle attività svolte nel 2023.
Il Garante europeo della protezione dei dati (European Data Protection Supervisor) ha presentato la relazione delle attività svolte nel 2023.
Il nuovo regolamento europeo del Parlamento e del Consiglio che modifica il regolamento eIDAS del 2014 sull’identità digitale (eIDAS 2.0) è ormai in dirittura d’arrivo, difatti il Parlamento europeo ha approvato la Risoluzione legislativa del 29 febbraio 2024 sulla proposta di regolamento.
Il GDPR prescrive che il personale che tratta dati personali debba essere istruito, e molte aziende hanno una formazione standard a cui sottoporre tutti i dipendenti. E' possibile però riscontrare una differenza di fabbisogno formativo e/o istruzione in base alla data di assunzione di personale dipendente che ha la funzione di trattare i medesimi dati.
L’approvazione definitiva da parte del Parlamento Europeo del Regolamento sull’intelligenza artificiale (“AI Act”) rappresenta un passaggio istituzionale decisivo verso la predisposizione di un quadro normativo uniforme per lo sviluppo, l’immissione sul mercato, la messa in servizio e l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale nell’ambito dell’Unione Europea.
La gestione delle risorse umane rientra indubbiamente tra le funzioni di un’impresa a maggiore impatto sotto il profilo della tutela dei dati personali. In questo contesto, il DPO assume un ruolo cruciale, chiamato a verificare la conformità al GDPR e alle normative vigenti di ogni trattamento dei dati personali effettuato, mantenendo impregiudicata la tutela dei diritti dei lavoratori.
Intelligenza artificiale (IA) mai in incognito. Le persone devono sapere se parlano con un robot o se stanno leggendo un testo prodotto da un’IA. È uno degli strumenti di tutela previsti dal regolamento Ue sull’intelligenza artificiale, approvato dal parlamento Ue il 13 marzo 2024, che disciplina modalità di immissione e di utilizzo nell’area Ue di questi strumenti di elevata tecnologia.